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STRETTI, INTERNAZIONALIZZAZIONE DEGLI
(1920-1922). Serie di accordi internazionali sui criteri di navigazione negli stretti dei Dardanelli e del Bosforo (gli Stretti per antonomasia). Con il trattato di Sèvres (1920) fu sancito il principio della libertà dei mari e, per quanto riguarda il passaggio negli Stretti, si decise il libero transito di navi mercantili e militari, in pace o in guerra. Ma le mutate condizioni internazionali avevano cambiato le posizioni delle principali potenze europee sulla questione degli Stretti; i russi, che in precedenza avevano lottato per ottenere la libertà di navigazione nel Bosforo, nel momento in cui si andava consolidando il nuovo regime sovietico si sentivano minacciati dalle potenze occidentali che avrebbero potuto inviare nel mar Nero le loro flotte in appoggio alle armate "bianche" che ancora combattevano contro la rivoluzione bolscevica. La Russia, pertanto, chiese la chiusura degli Stretti a tutte le navi da guerra dei paesi non rivieraschi del mar Nero, mentre la Gran Bretagna, che più si era battuta per impedire la libera circolazione nel canale del Bosforo, ne rivendicava ora il libero passaggio, proprio perché ciò era diventato uno strumento di pressione nei confronti del giovane regime sovietico. Con il successivo trattato di Losanna (1923) si giunse a una forma di compromesso fra le posizioni sovietiche e quelle inglesi, ponendo dei limiti alla circolazione di naviglio militare, pur mantenendo intatto il principio della libertà di navigazione negli Stretti.
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